Sono
state censite 92 specie
vegetali, tra arboree più importanti sono presenti: la farnia,
il pioppo bianco e il pioppo nero, il gelso, l'olmo , il salice
bianco e la robinia. Gli arbusti più comuni sono: il sambuco
nero; la sanguinella; l'amorfa;
il biancospino e il rovo dai saporiti frutti, le more, gradite all'uomo e agli
uccelli. Spesso i cespugli ospitano liane come: il luppolo,
noto ingrediente per la preperazione della birra; la brionia, specie velenosa
con bacche rosse che durano a lungo sui fusti; il vilucchione dai grandi fiori
bianchi; il glicine tuberoso
dalla vistosa ma fugace fioritura e il sicyos
che distende invadenti festoni su altre piante. Queste ultime due specie provengono
dal Nordamerica e sono da considerare ormai naturalizzate. Le specie erbacee
sono molto numerose; fra queste si segnalano: l'ortica, che a volte supera i due
metri di altezza; l'uva
turca, che porta a maturazione eleganti grappoli di frutti scuri molto
appetiti dagli uccelli; la canna
di palude; l'aristolochia; l'angelica; la carota selvatica; la verga
d'oro maggiore; l'assenzio selvatico. Da ricordare anche: la
dulcamara, una
pianta medicinale già nota agli antichi e i cui fiori violacei spiccano
nelle siepi e ai margini del bosco dove il terreno è più umido;
la mordigallina,
un'infestante che fiorisce da febbraio a settembre. |